La direttiva del 29 settembre 2014 fa compiere un passo decisivo verso un’economia europea più efficiente nelle risorse, meno dipendente dal petrolio e più attenta alla qualità della vita.
Entro due anni ogni Stato membro dovrà elaborare una strategia di distribuzione dei carburanti alternativi. Per i Paesi membri – in particolare l’Italia con 1.050 i distributori per il metano detiene il primato europeo – l’obiettivo è quello di realizzare nuovi punti di ricarica e di rifornimento per i diversi tipi di “combustibili puliti”: elettricità, idrogeno e metano.
Nel 2020 le stazioni di rifornimento di metano presenti in tutto il mondo saranno 30.000, contro le attuali 21.000 circa. Uno studio di GRadvisory stima in Italia un possibile traguardo di 1200 impianti nei prossimi due anni.