Privacy e Marketing: una svendita (in)consapevole?

A cura di Barbara Guadalupi – Senior Manager GR ADVISORY

L’etica nei confronti delle persone è un punto cardine per lo sviluppo sociale, anche e soprattutto a livello di mercato. Il marketing, in quest’ottica, ha un ruolo di mediatore nei rapporti tra aziende produttrici e compratori finali in quanto si pone a metà strada fra i due attori. Per questi motivi l’impegno per il rispetto e la protezione della privacy deve essere il più attivo e solido possibile.

Occorre riaffermare un approccio sano nei confronti dei clienti: in primo piano deve essere posta la persona. Non è mistero infatti che il marketing, specialmente quello digitale, dia a volte priorità a interessi commerciali impedendo agli utenti di poter navigare in rete se questi non acconsentono a cedere dei dati. Dati che spesso non sono nemmeno necessari alla profilazione, ma vengono acquisiti per essere poi venduti a terze parti.

È possibile coniugare il marketing con la privacy? La tutela della privacy e le strategie di marketing non sono tra loro antagonisti, rappresentano due facce della stessa medaglia: un messaggio pubblicitario inviato nel rispetto dei principi generali in materia di trattamento dati risulta sicuramente più efficace e permette di progettare le proprie strategie di marketing costruendo un rapporto basato sulla trasparenza e la fiducia.

Nonostante l’importanza della questione, molti utenti accettano con leggerezza le condizioni imposte dal web tramite i cookies, cedendo ingenti quantità di dati. Proprio questi token sono il principale ostacolo a un marketing veramente etico e causano la mercificazione dei dati delle persone. In un’azienda etica i cookies non vanno usati in modo strumentale. La scelta sulle impostazioni deve essere agile e non compromettere la fruibilità del sito e allo stesso tempo deve dare modo alle persone di capire esattamente a quali conseguenze si stanno esponendo. Le opzioni incomprensibili che non danno modo di fare una scelta consapevole non debbono essere adottate.

È possibile evitare che i dati vengano usati come moneta di scambio? Questo fenomeno è da arginare se non si vuole correre il rischio di modificare sempre più in profondità le abitudini delle persone. Prevenire le azioni eccessivamente intrusive e manipolatorie è un obbligo. Se i dati che sono necessari per obiettivi aziendali e pubblicitari venissero utilizzati solo per gli scopi specifici e poi eliminati, il loro impiego sarebbe molto più corretto ed etico. Bisogna mettere al primo posto la cura della dignità altrui: il guadagno deve essere solo una conseguenza del rispetto degli individui.

La gestione e la tutela delle risorse sul campo è più che mai importante nella situazione attuale: GR ADVISORY aiuta le aziende ad adottare strumenti, soluzioni e metodologie orientate a principi etici nella relazione con i propri clienti finali e nel pieno rispetto delle raccomandazioni vigenti.

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